Nel 2015 il nuovo sistema operativo di Microsoft, l'atteso Windows 10 sbarcherà sui computer di milioni di utenti, ma è già possibile installarlo in una versione incompleta di prova.
In molti si sono domandati, a questo proposito,il perché del numero 10, dato che il precedente di Windows 10, il sistema operativo attualmente diffuso sui dispositivi Microsoft, è, appunto Windows 8 e non Windows 9. Niente di grave, nessuno sta dando i numeri. Se osserviamo la lista completa dei sistemi Microsoft la sequenza è in realtà Windows 1, 2, 3, 95, 98, 2000, ME, XP, Vista, 7, 8, e pertanto la cifra non indica necessariamente una successione numerica.
Come è noto Windows 8 partiva dal presupposto – rivelatosi in seguito non del tutto fondato – che i PC sarebbero stati soppiantati entro pochissimo tempo dai tablet. Windows 8 era stato realizzato cosìsovrapponendo due sistemi operativi differenti, quello desktop e TileWorld (o Metro), l'OS concepito da Windows per tablet e smartphone. Questo sistema ibrido consentiva tuttavia una proliferazione delle confusioni più varie e un'esperienza per gli utenti non molto esaltante.
Anche per questo Windows 8 è stato un colossale flop. Il 51% dei computer desktop ancora continua a lanciare Windows 7 e solo il 13% degli utenti ha effettuato un upgrade a 8 o 8.1. Sul sistema operativo Microsoft sono piovute, insomma, critiche non tenere, e oggi a Redmond si rendono conto che non tutti i computer sono ancora touchscreen e che l'esigenza di un sistema operativo tradizionale è ancora forte.
Non a caso viene proprio da Joe Belfiore, uno dei responsabili degli OS Microsoft, l'ammissione che la fusione di due ambienti differenti non è la strada su cui proseguire: Windows 10 fa insomma un passo indietro in questo senso. O meglio: un passo a lato.
Se utilizziamo il sistema operativo con mouse e tastiera, infatti, torniamo al buon vecchio “Start menu” di Windows, e TileWorld non appare in nessun modo sui nostri schermi. Le app che precedentemente erano affidate al sistema operativo da mobile sono lanciate in ambiente desktop, con finestre e barre di esplorazione, come da tradizione nei sistemi Windows fino a Windows 7. Al contrario, nel momento in cui disconnettiamo mouse e tastiera, Windows ci offre automaticamente di passare al sistema operativo mobile, in cui è assente lo “Start menu” e le app funzionano in full screen mode. Ottimo!
Vi sono, inoltre, delle nuove funzionalità. La ricerca interna include risultati dal web, oltre che dai file nel PC. Troviamo poi una nuova “Task view”, la versione Microsoft della Mission Control di OsX, che mostra le miniature di tutte le fineste aperte, e dalla quale è ora possibile accorpare varie finestre in modo che occupino solo una porzione dello schermo.
E per quanto riguarda Windows Phone? Il sistema operativo mobile sarà molto simile a Windows 10, anche se ovviamente mancherà la parte desktop. A detta di Microsoft gli utenti di laptop, tablet e telefoni scaricheranno le loro app da un unico store, ancora non identificato (e inoltre non appare chiaro se la stessa applicazione sarà utilizzabile sui vari dispositivi – non sembra facile).
Insomma, Windows 10 sembra pensato per rendere la vita degli utenti un po' più facile che con Windows 8 e 8.1, anche se è un peccato che il design della versione desktop sia rimasto così aderente a quello per i dispositivi mobili. Ma è evidente che Microsoft non avrebbe potuto fare marcia indietro in modo così clamoroso, abbandonando tutte le innovazioni portate da Windows 8.
Un ritorno di funzionalità che piacerà soprattutto a coloro che lavorano con tastiera e mouse - i quali non saranno più costretti a sacrificare la produttività in nome di una rivoluzione touchscreen la cui venuta non è da dare per scontata - ma renderà più felici anche gli utenti mobile, che non dovranno lottare con controlli troppo piccoli per le loro dita.